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Scarperia

Brillamento del 23 Maggio 2007

Il secondo conflitto mondiale torna ancora in cronaca e lo fa a suo modo ovvero facendo affiorare dal terreno ancora ordigni inesplosi. Infatti, gli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castelmaggiore (BO) in collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Scarperia e l’Associazione GoticaToscana, hanno distrutto mediante brillamento, un considerevole numero di residuati bellici provenienti dalle zone limitrofe a Scarperia rinvenuti durante alcuni lavori stradali.

In due distinti ritrovamenti, rispettivamente alle Isole e sulla statale del Giogo, sono stati rinvenute 9 granate da mortaio da 60mm, 2 razzi da bazooka, una granata da fucile ed una granata da 81mm ad alta capacità. Tutto il materiale, di produzione statunitense, risale al secondo conflitto mondiale e conservava intatto tutto il potenziale bellico; la granata da 81mm, infatti, era come nuova, con tanto di verniciatura gialla e scritte nere con ben impressa la data del 1941.

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Il materiale è stato fatto brillare nei pressi del cantiere dell’alta velocità del Giogo in località Marzano; una volta individuato il punto idoneo dai militari, un mezzo meccanico ha provveduto a realizzare il fornello per il piazzamento degli ordigni e successivamente è stato fatto detonare.

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Come sempre accade in questi casi la deflagrazione, oltre a distruggere tutto il materiale quasi polverizzandolo, produce uno spettacolare movimento di terra dopo il quale resta solo un grande cratere. Resto l’obbligo di riflettere sulle conseguenze che questi ordigni micidiali possono avere su un corpo umano. Le schegge rimanenti, infatti, sono ben diverse dalle quelle che abitualmente di trovano nei boschi vecchie di 60 anni; incrostazioni e ruggine permettono al frammento di perdere quelle caratteristiche devastanti che invece posseggono durante l’esplosione.

2007-05-23 032_SpadiF_sLe parti metalliche rinvenute intorno al cratere infatti, sono derivate dallo “strappo” esercitato sul metallo e pertanto di forma irregolare con molte estremità taglienti come lame. Suddette schegge, proiettate a fortissima velocità ed a temperature ben superiori ai 200°C, hanno effetti devastanti su qualsiasi essere vivente si trovi sulla loro traiettoria; diventa difficile il solo maneggio subito dopo l’esplosione data la temperatura e la moltitudine di spigoli taglienti che presentano in grado di mutilare ed uccidere.

La rimozione degli ordigni inesplosi ovvero “pericoli dormienti” come venivano chiamati dagli adulti nelle nostre zone per insegnare ai ragazzini del dopo guerra, può evitare conseguenze gravi ad altre persone che nei più diversi modi, possono venirne a contatto.

 

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