15-19 settembre 2004 Livergnano
- Visita Ufficiale - 361st Regiment 91st Division “Liver’n’Onions”
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Agosto e settembre 2004 hanno significato per noi un ritorno alla grande con la Mostra “16 Settembre 1944” per la quale abbiamo avuto in gentile concessione i locali dell’ex consorzio agrario di Scarperia. Numerose quindi le vetrine ed i temi affrontati; per la prima volta abbiamo utilizzato un discreto panorama di armi inerti. Corso Boccia, dopo i contatti avuti via mail con l’Associazione 361st, sapeva che alcuni veterani sarebbero venuti in visita ufficiale a Livergnano e dintorni; i primi di Settembre, dopo averne dato notizia al Cimitero Militare Americano, abbiamo contattato Umberto Magnani, cicerone e team manager della visita il quale non ha avuto esitazione a farci felici nel dedicare una giornata di sosta a Scarperia. Dopo la visita al Cimitero americano sotto un tempo piuttosto grigio, ci siamo spostati a Scarperia dove il Sindaco Sandra Galazzo ha ricevuto i veterani e le relative famiglie nel Palazzo dei Vicari per il benvenuto ufficiale. Con un grande ritardo sulla tabella di marcia siamo abbiamo pranzato al Ristorante il Giogo e devo dire che giunti a tavola, con la complicità della gastronomia toscana e del buon rosso, l’atmosfera, già cordiale ed amichevole, si è trasformata in una bella festa! Il Presidente Vincent Macaluso ha ringraziato a nome di tutti e muniti di ben 6 jeep Willy’s ci siamo recati prima al monumento del 363rd Rgt. In località Omomorto e poi alla mostra di Scarperia dove gli ospiti sono rimasti piacevolmente colpiti.
La domenica successiva ho deciso di ritornare nuovamente con loro questa volta a Livergnano incoraggiato anche dal buon Umberto. Il pomeriggio è trascorso alla ricerca dell’esatta posizione di combattimento di Raymond Thompson e Chuck Foster che per l’occasione ci mostrò una sua foto con la jeep a la Guarda.
Un sincero ringraziamento a Umberto Magnani e la pro loco di Livergnano per la cordialità e l’ospitalità ma soprattutto un grande grazie a tutti gli amici veterani e le loro famiglie che ancora una volta hanno affrontato un viaggio così impegnativo per testimoniare l’affetto ed il legame con le popolazioni dell’appenino Tosco-emiliano.
Filippo Spadi 2004
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