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Centro Add. Paracadutismo

50° Anniversario del Centro Addestramento Paracadutismo

16 Giugno 2007

In parole povere, memorabile!! Non è retorica e non è una frase fatta perché quanto abbiamo vissuto sabato 16 Giugno a Pisa, è stato un mix di emozioni e sensazioni che poche volte si possono provare. Vediamo però in dettaglio che cosa è avvenuto…

Spinti da coloro che avevano partecipato alle precedenti edizioni che si svolgono ogni 5 anni ed in particolar modo invitati a partecipare dal Presidente IMVCC Sig. Brezza che conosce l’entusiasmo di chi ha organizzato come il Magg. Chiarenza, abbiamo deciso che GoticaToscana doveva partecipare; in realtà eravamo anche incuriositi nel vedere come, la gloriosa Scuola da noi conosciuta come Smipar, mantenesse viva la memoria storica degli eventi che videro protagonista la Folgore durante il secondo conflitto mondiale oltre a celebrare i 50 anni di permanenza della struttura nella città marinara.

Essendo l’evento aperto a tutti i veicoli militari senza distinzione di nazionalità o epoca, abbiamo deciso di partecipare con una Munga dell’amico Sandro Checchi, perfettamente equipaggiata con tanto di gendarmi BW, una Willys americana dell’amico Riccardo Modesti in livrea americana US WWII, una Willys del sottoscritto in livrea GB WWII con equipaggio inglese deserto, un Dodge 6x6 ed un Dodge WC51 del socio Simonelli perfettamente equipaggiati US WWII con tanto di fanti.

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In totale erano presenti 27 veicoli fra i quali un Hammer, il TL37 coloniale di Cardella con equipaggio Bendinelli e Landi, una Kubelwagen, stupende Mutt, altre Willys e AR in livrea Folgore Anni ’80 ed alcune moto italiane e tedesche.

Al nostro arrivo abbiamo subito notato un insolito particolare ovvero i mitici paracadutisti della Folgore rivolgevano a noi il saluto militare, cosa che difficilmente i militari tendono a fare in quanto siamo considerati solo civili. E’ seguito un primo raggruppamento nella Piazza d’Armi da dove poi siamo partiti in direzione del centro storico di Pisa per la sosta nella piazza dell’Arcivescovado adiacente alla Piazza dei Miracoli dove si svolgeva la cerimonia.

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I reparti schierati, i mezzi storici con figuranti e la platea sovrastata dal palco della regia, incastonati nella meravigliosa piazza dei miracoli, avevano un colpo d’occhio emozionante. Dominavano il rosso dei baschi, il bianco del marmo ed il verde del prato ed il celeste del cielo faceva da sfondo ad una insolita ma meravigliosa bandiera italiana che poteva solo riempire il cuore di chi assisteva. La folla, già considerevole durante i giorni normali, affluiva incuriosita e meravigliata e moltissimi turisti stranieri chiedevano che cosa rappresentava tutto questo spiegamento di uomini e mezzi non solo Folgore ma anche Carabinieri per l’ordine pubblico.

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Di tutti i coloro che hanno impugnato il microfono, ricordo con grande gioia il discorso del Comandante di Brigata che, abbandonati i fogli dei discorsi fatti, ha rivolto a tutti un sentito quanto gradito augurio affinché i militari possano perdurare nella loro opera di pace; a tal proposito il Comandante del Centro, Colonnello Lupini, ha ripercorso le tappe della Scuola, dall’arrivo nella città di Pisa, all’impegno dei militari nell’arginare la furia dell’Arno, dalle missioni passate alle più recenti in medio oriente. Nonostante la cerimonia si sia protratta non poco, costringendoci ad effettuare soste tecniche al bar della Piazza, abbiamo percepito nelle parole dei Comandanti un sentimenti di orgoglio e gratitudine verso i loro ragazzi e verso quel rosso del basco che oramai è conosciuto in tutto il mondo; “Folgore” gridavano i militari a perdifiato e forse, in molti di noi, abbiamo urlato con loro pur fermando la voce in gola ma non nel cuore.

A cerimonia finita, mentre le compagnie marciavano con la banda davanti per le vie di Pisa accompagnati dalla bandiera di Guerra e scortati dai Carabinieri, abbiamo effettuato un passaggio in Piazza dei Miracoli per la gioia dei turisti e non solo……

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Raggiunta la caserma “Gamerra” nuovamente in anticipo sulle truppe, abbiamo potuto assistere al loro ingresso e nonostante la fatica della mattinata ed il sole rovente, vi posso assicurare che nulla hanno perso dalla mattina, mantenendo con grande onore e senso del dovere le posizioni assegnate! Il ringraziamento alle truppe ed il successivo rompete le righe del Comandante Colonnello Lupini, chiudevano la mattinata ufficiale per dare il via al buffet del pranzo allestito in ben due diversi punti della caserma. Durante la pausa del pranzo abbiamo approfondito la conoscenza con qualche reduce intervenuto come il Sig. Pelliccia che ha raccontato aneddoti interessanti.

20070614_19931pe5_sDopo il pranzo a buffett è seguita la visita al Museo della Folgore sempre all’interno della Caserma dove il Maggiore Chiarenza ha illustrato il contenuto delle varie sale che arrivano fino ai giorni nostri. La stanchezza della giornata non ci ha permesso di gustare al 100% il museo e per questo ci siamo ripromessi di tornare ma vi posso assicurare che è semplicemente stupendo. Armamenti di tutte le nazionalità fanno da cornice a uniformi ed accessori donati dai veterani o loro familiari; i documenti e le lettere dei soldati che indossarono realmente tali uniformi, rendono il tutto più comprensibile e la struttura, pulita e quasi sacra, ti fanno riflettere su cosa hanno passato i nostri soldati che hanno dato la vita nello sconfinato deserto e non solo. Da qualunque parte tu la guardi, la guerra è un mostro spaventoso; solo mantenendo viva la memoria di quanto accaduto, è possibile riflettere.

 

Alla fine della visita, il Comandante Col. Lupini, ha consegnato personalmente gli attestati ai proprietari dei veicoli; al termine della consegna ha chiesto ai collezionisti di gridare “Folgore” come da usanza ed i presenti non si sono fatti pregare. Dopo aver salutato sentitamente tutti gli ufficiali ed i sottufficiali in particolar modo il Maggiore Chiarenza che ha organizzato la parte dell’evento riguardante i nostri veicoli, abbiamo lasciato la caserma un po’ a malincuore tanta è stata la calorosa accoglienza.

Arrivederci alla prossima edizione è stato il comune sentire ma dal profondo non possiamo far altro che augurarci di poter ripetere al più presto collaborazioni di questo tipo.

“ FOLGORE “

Filippo Spadi

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