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KirovKirov è una città della Russia europea nordorientale, porto sul fiume Vjatka; è capoluogo della omonima oblast'. è un importante nodo ferroviario nel l’attuale percorso della linea transiberiana. Nei mesi di Giugno e Agosto 2017, tre squadre di volontari hanno operato nella zona di Kirov, prestando la loro attività a supporto dell'associazione locale DOLG nelle operazioni di ricognizione, delimitazione e sondaggio del terreno dove si trovano numerose fosse comuni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.I lavori di ricerca svolti fino ad oggi sono stati condotti dalla "Organizzazione pubblica volontaria giovanile ricognitori di Kirov - Dolg" su mandato delle autorità locali del comune di Shikhovo. I nostri volontari hanno partecipato in sostegno ai giovani russi della Dolg. Al momento, sono stati localizzati i Resti di circa 300 Caduti, dei quali non è stato possibile individuare l'identità, e solo in pochi casi è stato possibile attribuirne la nazionalità. La vicinanza di alcuni oggetti di fattura italiana ai Resti mineralizzati di una decina di Caduti confermerebbe la loro appartenenza alle Forze Armate italiane. Sono stati rinvenuti vari materiali ed oggetti, anche di tipologia e fattura italiana, tutti in cattivo stato di conservazione. Durante le operazioni di giugno sono state rinvenute anche alcune piastrine di riconoscimento ungheresi e solamente una, completamente rovinata ed i cui dati risultano illeggibili, che per materiale e tipologia potrebbe essere appartenuta ad un militare italiano. Nel mese di luglio 2017 ha operato in zona anche il Volksbund Deutsche Kriegsgraberfursorge (VDK) tedesco, lavorando in un'area adiacente hanno individuato i Resti di circa 800 caduti portando il numero dei ritrovamenti a circa 1100 unità.Le operazioni di giugno, grazie alla meticolosa attività di raccolta e conservazione dei resti non solo biologici, ha permesso la successiva individuazione, nel brandello di una uniforme italiana, del piastrino di riconoscimento di un soldato italiano. I risultati delle missioni sono oggetto di una mostra itinerante che è attualmente ospitata presso il Museo della guerra del fiume Po di Felonica (MN). 2017Kirov è una città della Russia europea nordorientale, porto sul fiume Vjatka; è capoluogo della omonima oblast'. è un importante nodo ferroviario nel l’attuale percorso della linea transiberiana; è qui che da Giugno due squadre di volontari membri delle Associazioni che fanno capo al NAPV e dell'Associazione Linea Gustav si recheranno per partecipare alle operazioni di recupero dei caduti che giacciono nelle fosse comuni rinvenute in zona, tra i quali si trova con tutta probabilità anche un numero imprecisato di soldati italiani.
01 giugno 2017 - Comunicato stampa - Partirà il 2 Giugno la prima squadra di Volontari del North Apennines Po Valley Park diretta in Russia per gli scavi alle fosse di Kirov; 11 volontari provenienti da musei di tutta Italia ( www.napv.it ) partiranno da Milano con destinazione Mosca e poi altri 800 km sulla famosa ferrovia transiberiana per raggiungere Kirov, capoluogo dell'omonimo Oblast. Altri 11 volontari partiranno il giorno 9 così da effettuare un passaggio di consegne e poi rientrare il 20 Giugno. Complessivamente contiamo di coprire due settimane abbondanti di scavi dice Filippo Spadi che partirà con il primo team. Le condizioni meteo non saranno le più favorevoli ed è abbastanza complesso prevedere con anticipo tali situazioni; basti pensare che nel mese di Maggio le temperature oscillano fra 2 e 10 gradi anche se il problema principale resta la pioggia. Contiamo di montare delle strutture che riparino gli scavi dalle precipitazioni; tutto il materiale verrà acquistato in loco e lasciato in custodia ai colleghi russi per successivi scavi. Le operazioni avvengono a supporto di omonime organizzazioni russe che si occupano di tali attività; naturalmente le operazioni di rimpatrio e comunicazioni alle famiglie di eventuali soldati rinvenuti spetteranno alle Autorità competenti.I componenti dei team di scavo, provenienti da tutta Italia, sono stati ricevuti dal Sindaco di Scarperia Federico Ignesti che per l'occasione ha inviato un messaggio di saluto alle autorità della città di Kirov; verrà fatto omaggio a questi ultimi di oggetti di artigianato locale in argento realizzati dalla Sec of Florence di Scarperia a suggello del rapporto di amicizia e collaborazione instauratosi. Diverse infatti saranno le iniziative che in città si terranno in occasione della visita dei team italiani; da una tragedia come lo è stata la guerra, possa nascere e durare pace e amicizia fra popoli. Dicembre 2016 - Una delegazione del North Apennines Po Valley Park, formata da Filippo Spadi e Marco Del Vita per Gotica Toscana Onlus di Scarperia (FI) e da Guidorzi Simone e Kristian Civetta per il Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po di Felonica (MN), si è recata due volte a Kirov, Russia centrale, a Dicembre 2016 e Febbraio 2017. L’obiettivo principale della delegazione era di documentare e raccogliere informazioni, nonché verificare quanto sino ad ora conosciuto circa la fossa comune rinvenuta nel 2002.
La fossa, o meglio le fosse, realizzate a ridosso della ferrovia vennero scavate per dare sepoltura alle migliaia di prigionieri di tutte le nazionalità belligeranti contro l’unione Sovietica deceduti sui treni, per tifo, gelo e denutrizione. Questi convogli rientravano dall’area di Stalingrado dopo aver trasportato munizioni e armamenti al fronte. Kirov infatti era una città industriale oltre il raggio d’azione dei bombardieri dell’Asse, nella quale si producevano armamenti e munizioni. Kirov rappresentava inoltre una importante retrovia dove vennero locati ospedali militari, sistemati nelle aree periferiche della città, per curare sia militari sovietici che prigionieri da avviare al lavoro. Oggi i siti dove sorgevano gli ospedali sono riconoscibili grazie ai numerosi cippi dislocati in città in memoria dei deceduti. Nonostante la temperatura di 30 gradi sotto zero i ricercatori italiani hanno effettuato un rapido sopralluogo sul sito delle fosse che si presentava completamente ricoperto da un spessa coltre di neve. Successivi approfondimenti, ricerche d’archivio, interviste, hanno permesso di apprendere notizie sino ad oggi sconosciute o celate ai più. È stato appurato che i prigionieri non destinati ai campi di prigionia o che si ristabilivano dopo la degenza, venivano impiegati nei lavori più faticosi come boscaioli, muratori e falegnami, attività in cui gli Italiani eccellevano. In diversi casi, per i motivi più disparati, i prigionieri trovarono nuove famiglie che li accolsero, rimanendo poi parte integrante di esse al punto di cambiare cognome e tacere la verità anche ai propri figli nati da queste unioni. Durante le missioni in terra Russa, la delegazione ha incontrato le autorità Russe locali al fine di ufficializzare tale ricerca e di presentare l’attività del NAPV. Grazie al lavoro svolto è venuta la possibilità per il NAPV di essere parte attiva nello scavo della fossa comune, scavo che si terrà durante i mesi del disgelo. Appare evidente che sia per la quantità ipotizzata di Caduti nelle fosse (diverse migliaia) che per la tipologia di terreno, lo scavo sarà tecnicamente complesso sin dall’inizio, per cui sarà necessario realizzare un cantiere di lavoro costituito da diversi Recovery Team provenienti da varie nazioni. Dall’Italia partiranno dal mese di Giugno squadre di volontari per collaborare a tale importante progetto. I fondi necessari per finanziare le attività in uno scavo di natura molto complessa arriveranno dalle associazioni che compongono il NAPV e dai volontari stessi; sarà possibile tuttavia a chiunque contribuire al finanziamento della missione, affinché le squadre possano prolungare al massimo la permanenza sul sito. Tale missione rappresenta per i musei del NAPV un’importante passo avanti per l’approfondimento della conoscenza della storia della Campagna di Russia, nonché una occasione irripetibile per i ricercatori di effettuare uno scavo così complesso assieme a colleghi di tutto il mondo. |
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